Attraverso il mio lavoro desidero mostrare il cuore delle persone al
di là delle apparenze. Voglio che i miei dipinti siano come una
tempesta e che quando li guardi suscitino un effetto così travolgente da
lasciarti a chiedere come e perchè -Fang Lijun-
- Il precipizio sopra le nuvole- al Gam di Torino non dà proprio a mio giudizio l'effetto che l'artista cinese immagina in questo suo pensiero. Sia per la scelta del realismo, che anche se è cinico è comunque piuttosto banale dal bunto di vista tecnico ma anche nell'uso dei colori che sembrano appartenere proprio alle apparenze rassicuranti di una realtà vissuta più in superficie che nel profondo dell'animo umano. Almeno questa è la senzazione visitando la mostra di Fang Lijun dopo aver percorso la straordinaria collezzione del Gam. Dopo aver incontrato Mimmo Paladino o Anselm Kiefer, (quelli che vanno veramente oltre le apparenze!) o la grazia assoluta di un opera di Giuseppe Penone del 1997, Propagazione. Di questo grandissimo artista che scrive: respirare è scultura come un’impronta digitale è un’immagine pittorica -
davanti al Gam un'opera intitolata "In limine" ci dice che siamo arrivati in un museo che non si sà come si entra e meno ancora come si esce.