domenica 20 novembre 2011

Taccuini del Mediterraneo

Consiglio la mostra inaugurata ieri alla biblioteca civica di Codroipo visitabile fino al 31 dicembre 2011. Interessante la scelta degli artisti, bello il tema e i taccuini moleskine confezionati dentro a cornici-teche blu che mi hanno fato venire in mente le collezzioni di farfalle degli esploratori. La mostra nasce da un'idea di di Pausig viene presentata alla Spazzapan a luglio con la cura di Francesca Agostinelli e la grafica di Giancarlo Venuto per il catalogo. Solo due critiche spero costruttive: il taccuino di appunti di viaggio andrebbe visto come un libro, forse più un diario e non in cornice ma anche nel caso della necessità espositiva quando si vede che le altre pagine del moleskine aperto a metà sono bianche si ha l'impressione che l'operazione è fasulla. Esistono molti artisti che consumano moleskine addirittura comunità in rete  .

martedì 8 novembre 2011

Biennale triestina

è veramente sconvolgente come oltre alla nostra squallida classe politica anche gli addetti alla cultura non hanno nessuna vergogna di manifestare la loro ignoranza e incompetenza. Il coordinatore della Biennale  di Trieste in questa intervista sembra non sappia niente dell'esistenza di critici, curatori, galleristi che sono preparati a distinguere il capace dall'incapace, l'artista dal dilettante. In effetti quando si visita la Biennale di Trieste è molto facile notare che il  lavoro di artisti decenti e alcuni interessanti 19 portati dal Gruppo 78  è spesso disturbato da lavoretti che si trovano di solito nelle sagre paesane degli amici dell'arte. Nonostante questa mancanza di scelte e di pensiero, ci sono artisti che sostengono la mostra rendendola degna di una visita: Claudio Massini (nella foto quì in basso un particolare del suo lavoro), Paolo Cervi Kervischer, gli affreschi di Giancarlo Venuto e soprattutto la mistica mancanza di memoria di Manuela Sedmach proprio di fronte ad un mare in grafite di Serse .
Non è da pensare che questa biennale rappresenti tutto il meglio che abbiamo in regione, c'è anche una pagina facebook sugli assenti ingiustificati. Ma lo spiega bene questa intervista: dall'incarico Bondi a Sgarbi si è arrivati ad organizzare artisti ed allestimento in quindici giorni, più o meno improvvisando o con raccomandazioni.
Di artisti fondamentali per la nostra regione che potevano stare al posto di molte scelte sbagliate in questo strampalato elenco me ne vengono in mente tanti : Massimiliano Busan,  Roberto CantaruttiBruno Aita, Nata, Silvia Klainscek, Giovanni Pacor, Alessandra Ghirardelli, Stefano Padovan, Ivan Crico, Vania Comoretti, Nico di Stasio, Franco Spanò, Alessio Russo, Alfred De Locatelli, Rossano Bertolo, Silvia Giusti, Emanuela Biancuzzi, Damian Komel, Franco Del Zotto, Alessandreo Zorzi, Anna Pontel, Glenda Sburelin, Paola Gasparotto, Massimo Poldelmengo, Lorenzo Missoni, Ricardo De Marchi
Alcune sculture sono state inserite per riempire dei vuoti nel book shop a rassegna iniziata quì troviamo a mio giudizio i più interessanti artisti : Clauidio Mrakic, Paolo Figar e Stefano Comelli. Le sculture li esposte risalgono ad un progetto di Carmelo Contin dal titolo le Polene. Non sono artisti che compaiono nella lista di Sgarbi (vedi post precedente)e le opere risultavano anonime ma merito di un segnale di protesta della critica Emanuela Uccello adesso finalmente possiamo trovare i loro nomi vicino alle sculture.


mercoledì 26 ottobre 2011

nicole eisenman

Nicole Eisenman 1965.
Se l'argomento preferito di questo blog è la pittura onesta, i quadri di questa artista spiegano bene questo concetto. In "The Triumph of Poverty" la citazione da Bruegel non ha niente di tecnico o intellettuale come in "Night Studio" , 2009, i cataloghi di pittura per terra assieme alla birra e alle camel, particolari realistici (ma senza leziosità) riescono a stare bene sotto due figure quasi senza chiaroscuro.

martedì 25 ottobre 2011

la pittura di eventi

Dalle nozze contadine di Brueghel alle damigelle di Velázquez fino a agli Event di Helen Verhoeven o ai matrimoni commissionati a Ramon Peñaloza la pittura celebra l'occhio raccontando situazioni come storie.

domenica 18 settembre 2011

il grande maestro croato Sava Sekulic (1902-1989)



Non ho mai creduto a quelli che mi dicono che aspettano di andare in pensione per mettersi a dipingere. Ho sempre pensato che l'artista è un'insieme complesso di esperienze sia tecniche che umane e che ci vuole più di una vita intera per avere un proprio linguaggio che trasformi e fertilizzi il mondo. Sekulic non ha mai frequentato alcuna scuola, durante la prima guerra mondiale perde un occhio, ma nella sua vita triste e sfortunata questo è poca cosa. Ma appena nel 1962 si dedica a poesia e pittura con costanza. Quando ho visto la sua sala alla stepitosa mostra sull'Art Brut della collezione di Charlotte Zander a Parigi ho avuto la conferma di essere davanti ad un grande maestro, alla pari con Henri Rousseau, Victor Brauner o Seraphine de Senlis









sabato 11 giugno 2011

I am an "illusion junkie"

Annie Lapin, vive e lavora a Los Angeles, 32 anni. Ha seguito un Master of Fine Arts, nel 2007, con Lari Pittman , ottimo artista sempre di Los Angeles.

sabato 28 maggio 2011

anima of paint

Nella comunità di artisti e apprendisti Deviantart ci si può perdere facilmente soprattutto se non si sà quello che ci interessa. Vi si trovano diversi tipi di artisti e anche dei gruppi che cercano di racchiudere al loro interno, con selezioni più mirate opere di artisti che hanno direzioni simili. Uno dei più interessanti gruppi che si spiega molto bene con il suo nome: AnimaOfPaint, è principalmente costituito da giovani e spesso anonimi pittori dalle provenienze varie Norvegia, Filippine, Inghilterra, America ...Le loro scelte pittoriche sono particolarmente interessanti e vicine alle tendenze artistiche dell'arte contemporanea e in sintonia con l'ambiente pittorico che promuove la Saatchy Gallery. I maestri di riferimento che emergono evidenti a condizionare i gusti di Anima Of Paint mi sembrano essere principalmente pittori figurativi come Jenny Saville, Alex Kanevsky, Matthew Burrows, Nicola Samori , Andrew Hem , Steve Kim .


domenica 22 maggio 2011

macedonia triestina per la biennale

Trascrivo l'elenco degli artisti scelti per il Friuli Venezia Giulia cercando di dare un' interpretazione a quelli che suppongo siano errori di trascrizione. Gli elenchi degli artisti sono aggiornati al 5 maggio 2011 ma potrebbero essere integrati per volontà del curatore del progetto, Professor Vittorio Sgarbi
Padiglione Italia 54° Biennale di Venezia, Regione Friuli Venezia Giulia, Trieste, Magazzino 26 del Porto Vecchio.
Getulio Alviani, Giulio Baistrocchi, Gaetano Bodanza, Walter Bortolossi, Giampietro Carlesso( forse Gianpietro Carlesso), Mauro Ciani, Piermario Ciani, Elio Ciol, Carlo Ciussi, Paolo Comuzzi, Riccardo Dimarchi ( forse Riccardo De Marchi ), Davide Dormino, Maurizio Furlani ( forse Maurizio Frullani),
Annalisa Gaudio, Roberto Kusterle, Emanuela Marassi, Stefano Marotta, Claudio Massini, Lorena Matic, Piermario Mittica, Mario Padovan, Isabella Pers, Silavan Piccolo?, Massimo Premuda, Donato Ricciesi (forse Donato Riccesi), Roberto Russo, Sergio Scabar, Paolo Scerri Ravallisco (forse Paolo Scerri Ravalico), Silvio Schiozzi (forse Livio Schiozzi), Manuela Sedmach, Serse, Piccolo Sillani Djerrahian, Davide Skerlj, Antonio Sofianopulo, Sonia Squillaci, Roberto Tigelli, Giorgio Valvassori, Giancarlo Venuto, Luigi Vitale, Edward Zajec, Giuseppe Zigaina.

sabato 21 maggio 2011

three ladies

Angela Dufresne, 1969, vive a Brooklyn.
Nicole Eisenman, 1965, vive a New York.
Dana Schutz, 1976, New York.

sabato 30 aprile 2011

Busan



Si è inaugurata ieri alla Polveriera Napoleonica di Palmanova (UD) la mostra dell'artista goriziano Massimiliano Busan, 1968. I lavori di questo interessante pittore sono molto espressivi e potenti e ad una prima occhiata possono far venire in mente pittori americani come James Brown , Jean Michel Basquiat, Adolph Gottlieb o ancor di più quelli informali dello spagnolo Antoni Tàpies. Analizzandoli con più attenzione ci si rende conto facilmente che non ci sono difetti e che ogni segno nonostante mantenga la sincerità irruente e gestuale di una pittura dirompente e impulsiva come quella espressionista astratta è parte di un meccanismo perfetto e controllato come in un quadro di Vermeer o di Caravaggio. Un'altra cosa che non è propio così ovvia in questo tipo di pittura riguarda la profondità. I segni e le pennellate vigorose danzano su vibrazioni cromatiche che spesso evocano aspetti di un paesaggio friulano molto importante per un altro grande pittore che unisce il segno al colore, Zigaina. Ma è nella musica che troviamo una vera comprensione di queste composizioni sempre originali e ritmiche, la passione per il jazz d'avanguardia lo avvicina a quel genio della grafica della screwgun records che è Steve Byram.



domenica 10 aprile 2011


I lavori di Cecily Brown ricordano forse più dei pornobaccanali barocchi, un'orgia di colori carichi di carne piuttosto che gli amanti di Kokoshka, Klimt, Schiele, Munch che la pittura moderna ci ha insegnato ad amare. Pittura fra astrazione e figurazione, ma sopratutto pittura di colore che diventa carne figura o paesaggio. Mi sembra interessante sottolineare come senza l'intimità delle pareti domestiche e con la gestualità grintosa della pittrice inglese la scena porno in un paesaggio assume un aspetto trionfale che sarebbe piaciuto a Cezanne.

venerdì 1 aprile 2011

Murakami - Hokusai


Takashi Murakami alla Gagosian Gallery a Roma porta due grandi quadri composti da nove pannelli per una lunghezza di 18 metri: draghi sulle nuvole, quello in rossa mutazione e quello in blu indaco. Unryūzu : il drago che abbaglia in otto direzioni che Soga Shōhaku maestro giapponese del periodo Edo (1730 1781) del movimento artistico dei "Tre eccentrici" realizza per un tempio shintoista, sono la fonte di ispirazione.

Queste due immagini di draghi sono del più conosciuto Hokusai 1760 1849 pittore giapponese che per la capacità di cambiare stili e di dipingere grandissime e piccolissime superfici con la medesima precisione mi viene spontaneo confrontare a Murakami.

sabato 26 marzo 2011

la pittura evoca spettri


Adrian Ghenie 1977 è un pittore impegnato nell'ambiente culturale della Romania.

I suoi grandi quadri mi hanno fatto venire in mente gli straordinari lavori 1960 -70 di Lopez Garcia : Figuras en una casa, El reloj, En la cocina, La alacena, La lampàra. Una pittura di fantasmi, che nel caso di Ghenie appartengono a storie drammatiche e sono molto meno rassicuranti e familiari di quelli di Garcia. Sembra di essere dentro ad un film di Lynch o di Hitchcock e l'ambiente è post-seconda guerra mondiale ma entrano anche i ricordi dell'infanzia vissuta sotto il regime comunista. Una pitttura che conosce la tradizione figurativa ma che non ha paura di sperimentare, di usare il collage di sperimentare varie potenzialità possibilità tecniche sulla tela.

domenica 20 marzo 2011

Henrijs Preiss




Alla mostra Newspeak, nuovi talenti residenti a Londra alla Saatchi gallery, ho visto diverse pitture interessanti. In particolar modo mi ha entusiasmato il lavoro di Henrijs Preiss.
Sono rimasto attratto dalla quadratura mandalica con le quattro porte del recinto sacro, un embelma mistico che ricorda anche la grafica, i videogames, la pittura murale urbana, Malevič .
Ma è lui stesso a citare nei suoi riferimenti artistici le icone bizantine e l'arte rinascimentale italiana e l'architettura sacra.
Originario della lettonia, studia scenografia, poi cambia città da Riga a Berlino e infine a Londra.
La sua pittura ha il fascino di qualcosa di vissuto, di consumato per i graffi e le levigature della superfice ma senza voler affascinarci con patinature o anticature, questi archetipi sacri vibrano di una pittura prepotentemente attuale ma anche fortemente legata costruttivismo Russo.
Davanti ad un buon quadro non servono discorsi e capire una pittura è forse più semplice che codificare un happening o una videoistallazione forse perchè certe cose che riguardano quest'arte appartengono alla nostra specie da sempre, possiamo dire che sono nel nostro DNA l'uso e il rapporto tra i colori, il sentimento della luce, la ritualità e la gestualità del tocco, della pennellata.
Non è vero che queste cose appartengono solo a maestri del passato, anzi l'uso che se ne fa adesso nella pittura contemporanea è particolarmente evoluto e interessante.
Dal mio punto di vista l'originalità è un concetto fuorviante e sbagliato per valutare un opera d'arte mentre la verità di una comunicazione pittorica è ben più necessaria e preziosa.