sabato 26 marzo 2011

la pittura evoca spettri


Adrian Ghenie 1977 è un pittore impegnato nell'ambiente culturale della Romania.

I suoi grandi quadri mi hanno fatto venire in mente gli straordinari lavori 1960 -70 di Lopez Garcia : Figuras en una casa, El reloj, En la cocina, La alacena, La lampàra. Una pittura di fantasmi, che nel caso di Ghenie appartengono a storie drammatiche e sono molto meno rassicuranti e familiari di quelli di Garcia. Sembra di essere dentro ad un film di Lynch o di Hitchcock e l'ambiente è post-seconda guerra mondiale ma entrano anche i ricordi dell'infanzia vissuta sotto il regime comunista. Una pitttura che conosce la tradizione figurativa ma che non ha paura di sperimentare, di usare il collage di sperimentare varie potenzialità possibilità tecniche sulla tela.

domenica 20 marzo 2011

Henrijs Preiss




Alla mostra Newspeak, nuovi talenti residenti a Londra alla Saatchi gallery, ho visto diverse pitture interessanti. In particolar modo mi ha entusiasmato il lavoro di Henrijs Preiss.
Sono rimasto attratto dalla quadratura mandalica con le quattro porte del recinto sacro, un embelma mistico che ricorda anche la grafica, i videogames, la pittura murale urbana, Malevič .
Ma è lui stesso a citare nei suoi riferimenti artistici le icone bizantine e l'arte rinascimentale italiana e l'architettura sacra.
Originario della lettonia, studia scenografia, poi cambia città da Riga a Berlino e infine a Londra.
La sua pittura ha il fascino di qualcosa di vissuto, di consumato per i graffi e le levigature della superfice ma senza voler affascinarci con patinature o anticature, questi archetipi sacri vibrano di una pittura prepotentemente attuale ma anche fortemente legata costruttivismo Russo.
Davanti ad un buon quadro non servono discorsi e capire una pittura è forse più semplice che codificare un happening o una videoistallazione forse perchè certe cose che riguardano quest'arte appartengono alla nostra specie da sempre, possiamo dire che sono nel nostro DNA l'uso e il rapporto tra i colori, il sentimento della luce, la ritualità e la gestualità del tocco, della pennellata.
Non è vero che queste cose appartengono solo a maestri del passato, anzi l'uso che se ne fa adesso nella pittura contemporanea è particolarmente evoluto e interessante.
Dal mio punto di vista l'originalità è un concetto fuorviante e sbagliato per valutare un opera d'arte mentre la verità di una comunicazione pittorica è ben più necessaria e preziosa.