Si è inaugurata ieri alla Polveriera Napoleonica di Palmanova (UD) la mostra dell'artista goriziano Massimiliano Busan, 1968. I lavori di questo interessante pittore sono molto espressivi e potenti e ad una prima occhiata possono far venire in mente pittori americani come James Brown , Jean Michel Basquiat, Adolph Gottlieb o ancor di più quelli informali dello spagnolo Antoni Tàpies. Analizzandoli con più attenzione ci si rende conto facilmente che non ci sono difetti e che ogni segno nonostante mantenga la sincerità irruente e gestuale di una pittura dirompente e impulsiva come quella espressionista astratta è parte di un meccanismo perfetto e controllato come in un quadro di Vermeer o di Caravaggio. Un'altra cosa che non è propio così ovvia in questo tipo di pittura riguarda la profondità. I segni e le pennellate vigorose danzano su vibrazioni cromatiche che spesso evocano aspetti di un paesaggio friulano molto importante per un altro grande pittore che unisce il segno al colore, Zigaina. Ma è nella musica che troviamo una vera comprensione di queste composizioni sempre originali e ritmiche, la passione per il jazz d'avanguardia lo avvicina a quel genio della grafica della screwgun records che è Steve Byram.
sabato 30 aprile 2011
domenica 10 aprile 2011
I lavori di Cecily Brown ricordano forse più dei pornobaccanali barocchi, un'orgia di colori carichi di carne piuttosto che gli amanti di Kokoshka, Klimt, Schiele, Munch che la pittura moderna ci ha insegnato ad amare. Pittura fra astrazione e figurazione, ma sopratutto pittura di colore che diventa carne figura o paesaggio. Mi sembra interessante sottolineare come senza l'intimità delle pareti domestiche e con la gestualità grintosa della pittrice inglese la scena porno in un paesaggio assume un aspetto trionfale che sarebbe piaciuto a Cezanne.
venerdì 1 aprile 2011
Murakami - Hokusai
Takashi Murakami alla Gagosian Gallery a Roma porta due grandi quadri composti da nove pannelli per una lunghezza di 18 metri: draghi sulle nuvole, quello in rossa mutazione e quello in blu indaco. Unryūzu : il drago che abbaglia in otto direzioni che Soga Shōhaku maestro giapponese del periodo Edo (1730 1781) del movimento artistico dei "Tre eccentrici" realizza per un tempio shintoista, sono la fonte di ispirazione.
Queste due immagini di draghi sono del più conosciuto Hokusai 1760 1849 pittore giapponese che per la capacità di cambiare stili e di dipingere grandissime e piccolissime superfici con la medesima precisione mi viene spontaneo confrontare a Murakami.
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