I lavori di Cecily Brown ricordano forse più dei pornobaccanali barocchi, un'orgia di colori carichi di carne piuttosto che gli amanti di Kokoshka, Klimt, Schiele, Munch che la pittura moderna ci ha insegnato ad amare. Pittura fra astrazione e figurazione, ma sopratutto pittura di colore che diventa carne figura o paesaggio. Mi sembra interessante sottolineare come senza l'intimità delle pareti domestiche e con la gestualità grintosa della pittrice inglese la scena porno in un paesaggio assume un aspetto trionfale che sarebbe piaciuto a Cezanne.
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