sabato 30 aprile 2011

Busan



Si è inaugurata ieri alla Polveriera Napoleonica di Palmanova (UD) la mostra dell'artista goriziano Massimiliano Busan, 1968. I lavori di questo interessante pittore sono molto espressivi e potenti e ad una prima occhiata possono far venire in mente pittori americani come James Brown , Jean Michel Basquiat, Adolph Gottlieb o ancor di più quelli informali dello spagnolo Antoni Tàpies. Analizzandoli con più attenzione ci si rende conto facilmente che non ci sono difetti e che ogni segno nonostante mantenga la sincerità irruente e gestuale di una pittura dirompente e impulsiva come quella espressionista astratta è parte di un meccanismo perfetto e controllato come in un quadro di Vermeer o di Caravaggio. Un'altra cosa che non è propio così ovvia in questo tipo di pittura riguarda la profondità. I segni e le pennellate vigorose danzano su vibrazioni cromatiche che spesso evocano aspetti di un paesaggio friulano molto importante per un altro grande pittore che unisce il segno al colore, Zigaina. Ma è nella musica che troviamo una vera comprensione di queste composizioni sempre originali e ritmiche, la passione per il jazz d'avanguardia lo avvicina a quel genio della grafica della screwgun records che è Steve Byram.



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